Ho visto la neve!
Ho visto la neve per la prima volta nella mia vita ed è
stato… beh Alsom!
Ho deciso di accompagnare Red a St.Adrew, pianeta davvero
bello, già dalla nave sembrava un enorme sfera di cristallo luccicante, o
meglio, un diamante. Sono rimasto attaccato al finestrone della plancia per
tutta la fase di avvicinamento, Red mi ha detto che da lontano il pianeta
sembra che brilli a causa del sole, perché i raggi colpiscono i cristalli di
ghiaccio del pianeta rifrangendosi così. Una cosa affascinante.
Red mi aveva avvisato che avrebbe fatto freddo, ma per i ratti di
Boros, non son potuto uscire che tempo un minuto ed avevo perso la sensibilità
del naso. Fortunatamente non eravamo molto distanti da Icewolf, il paese di Red
a quanto ho capito, ed ancor più fortunati nell'essere vicini alla casa di
qualche suo parente, zii. Io non ho zii, almeno mi pare, chissà se in giro per
il ‘Verse ho qualche parente sconosciuto. Ciancio alle Bande, gli zii di Red si
chiamano Back e Demetha, quest’ultima continuava a rimproverarmi di chiamarla
Zia invece che Signora. Due personaggi parecchio singolari. E divertenti da
morire!
Appena ci siamo presentati la signora Demetha, la Zia, ha
rimproverato Red perche lo trovava sciupato ed ancora troppo piccolo. Piccolo…
Red…
Lo rimproverò con un mestolo di legno di eccezionale grandezza, temevo lo
usasse anche per tagliare qualche testa da come lo mulinava, ma la scena cambiò
molto velocemente in un una risata continua e dimostrazioni d’affetto, lo
stesso fu per il signor Back. Ci invitarono a pranzo e per la prima volta ho
assaporato la carne selvatica, ora non so bene di quale animale cornuto fosse,
ma era davvero molto buona, speziata, saporita e con una salsa incredibile. La
Zia mi costrinse a servirmi almeno tre volte dicendo che ero troppo piccolo per
la mia età perché non mangiavo abbastanza. Ho temuto per la mia vita.
A pranzo ho avuto anche l’occasione di conoscere la cugina
di Red. Una ragazza molto bella, ma anche in gamba, lasciando Red e Lo zio a
parlare di cose da Giganti, per essere trascinato letteralmente dalla Zia per
vestirmi meglio, riuscii a parlare un poco con la ragazza che come me ha il
sogno di vedere il ‘Verse, di navigare nello spazio e conoscere i pianeti. Io
gli raccontai dei pianeti visitati, di Golderra e Greenfield e lei mi rivelò di
come cercasse documentazioni sui pianeti, le mappe stellari ed istruzioni per
la navigazione. Gli dissi che se mai avrei avuto una ciurma tutta mia l’avrei
caricata come Navigatrice. Lei accettò ridacchiando e mi strinse la mano. La
Zia riemerse da un armadio con un montagna di tessuti pelosi, ma non cera poi
molto della mia misura, a parte qualche vecchio indumento di Red che indossava
a dodici anni… mi stavano a pennello.
Salutanta la bella famigliola ci incamminando per le Tre
Botti.
La neve è parecchio strana, è fredda fredda, non ha un
particolare sapore e fa uno strano verso quando la schiacci, inoltre se ci
finisci in mezzo è finita, non riuscivo a camminare perfettamente cosa che per
un Ladro non è il massimo anche se: se mi fossi allenato per un anno a correre
sulla neve avrei aumentato di parecchio la mia resistenza. Inoltre la neve
rende particolarmente buona l’aria. Ad Icewolf c’era un aria fresca, frizzante
quasi guizzante e si sentiva un odore particolare, pungente. Red mi disse che
proveniva dai Pini degli alberi parecchio strani. Praticamente restano sempre,
costantemente Verdi con delle foglie che non sembrano foglie ma sono Aghi…
Incredibile.
E poi siamo giunti alle Tre Botti e li mi sono innamorato.
L’ambiente era perfetto! Fantastico! Credo che ogni Skyplex
debba riprodurne uno! Era un enorme costruzione rotonda, dalle alti pareti e da
un largo tetto circolare che saliva in una bassa punta, per far cadere la neve
a quando mi disse Red, al centro si trovava una specie di grande fossa dove
veniva mantenuto acceso il fuoco, attorno al quale si metteva a scaldare o a
cuocere qualche animale appena cacciato. Ma la cosa di cui mi sono innamorato
perdutamente, non è il fare “animalesco” delle persone, o la loro “gigantosità”
e neanche il loro essere così volubili, voglio dire un secondo prima ridono e
scherzano, il secondo dopo se le danno di santa ragione e quello dopo ancora
sono abbracciati a bere insieme. No quello di cui mi sono innamorato è la loro
Birra.
Birra…. Una fantastica! Una Alsom Beer. È molto densa, quasi
cremosa, e bruna e poi è schiumosa e saporita, credo speziata. E te la versano
in questi specie di secchi per il pozzo. È buonissima, me ne sono innamorato e
scende che un piacere, però non ti stordisce più del solito, anzi ti riscalda
tutto e finisci per ridere e scherzare con tutti, conoscenti e non. Proprio
alla Locanda ho conosciuto Jorfag, praticamente il gigante dei giganti, ci
siamo subito trovati in simpatia… dopo la prima birra. Appena l’ho visto mi ha
quasi terrorizzato, ma alla fine siamo rimasti tutti insieme a mangiare a bere ed a
giocare a braccio di ferro. Io no, Jor mi disse che ero ancora troppo piccolo
per quel gioco, però mi permise di aiutarlo a spingere giù il braccio di Red,
dicendo poi che era merito mio. Ovvio che lo fosse, mi permise anche, con
grande stupore dei presenti, di salirgli sulle spalle per provare come fosse a
stare a quell’altezza. Mi ci volle quasi un ora di “Ti prego” per convincerlo.
Comunque non ero ubriaco…
Spero di tornare a St.Adrew, lo spero proprio. Adoro quel
pianeta perché benché sia freddo, trasmette un gran calore, credo che
piacerebbe anche a Jack, credo gli possa piacere la Birra scura. Dopo questi
avvenimenti ci portiamo tutta la ciurma e facciamo una grande festa. Si lo
sogno davvero, forse Jack riuscirà a battere Jor…
Non so per chi farei il tifo però.